EPITELIOMA BASOCELLULARE




L’epitelioma basocellulare è un tumore di origine epiteliale, a lenta estensione, localmente maligno che evolve senza la formazione di metastasi. Caratterizzato istologicamente da cellule cuboidi, a scarso citoplasma basofilo, simili alle cellule basali dell’epidermide.


Classificazione

1) NODULARE

2) PIANO-CICATRIZIALE

3) PAGETOIDE

4) SUPERFICIALE ERITEMATOIDE

5) PIGMENTARIO

6) ULCUS RODENS

7) ULCERATIVO A COLPO D’UNGHIA

8) SCLERODERMIFORME O MORFEIFORME

9) CISTICO

10) MULTIPLO DEL TRONCO (A TIPO NEVICO)

Rappresenta il 50% di tutti i tumori cutanei, colpisce indifferentemente il sesso femminile e quello maschile, in soggetti di età superiore ai 50, anche se può insorgere in individui più giovani. 

Colpisce la RAZZA BIANCA, i soggetti con CUTE E CAPELLI CHIARI, ed è favorito dalle esposizioni solari. Può insorgere su cute sana, su cheratosi o su altre precancerosi. Predilige le SEDI FOTOESPOSTE, in passato si diceva che l’epitelioma basocellulare insorgesse al 3° superiore del viso e lo spinocellulare al 3° inferiore, attualmente si sa che non è vera questa distribuzione, infatti al cuoio capelluto ai padiglioni auricolari prevalgono gli spinocellulari. Come precedentemente detto non provoca metastasi, ma è un tumore a malignità locale, infatti si può approfondire nei tessuti sottostanti (tessuto muscolare ed osseo) e dar luogo a FORME TEREBRANTI.


 

 

  1. NODULARE

 

E’ il più frequente, nella sua evoluzione può acquistare le caratteristiche di lesione NODULO-ULCERATIVA ed in seguito TEREBRANTE.

Si tratta di un ELEMENTO NODULARE, in genere localizzato al viso:

NASO

REGIONE FRONTALE

REGIONE ZIGOMATICA

E’ un NODULO DI PICCOLE DIMENSIONI, simile ad una testa di spillo, che col tempo raggiunge il volume di una lenticchia o di un cece.

A sviluppo completo è abbastanza caratteristico, ha il COLORE della CUTE NORMALE o LEGGERMENTE PIGMENTATO, con superficie LISCIA E LUCENTE, in fase più avanzata è ricoperto da TELEANGECTASIE, è nettamente delimitato, presenta una consistenza DURA, non è dolente né dolorabile.

Qualche volta è circondato da tanti piccoli elementi nodulari che prendono il nome di PERLE CORNEE.

DD. EPITELIOMA PIGMENTARIO: anche questo assume carattere nodulare, quello che ci fa fare la diagnosi è il colorito MARRONE che vira al NERASTRO e la presenza costante delle PERLE CORNEE.

Col tempo l’elemento nodulare si ABRADE in superficie (attenzione!! non si ulcera, l’ulcerazione e tipica dello spinocellulare), si ricopre di una CROSTICINA SIERO-EMATICA, che cade e si riforma nuovamente.

DD. EPITELIOMA SPINOCELLULARE: Solo nelle forme tardive si può formare un’ULCERAZIONE PIÙ PROFONDA ed allora è difficile distinguerlo dallo spinocellulare. Quando l’ulcerazione va avanti alla periferia si può arrivare alla forma TEREBRANTE.


 

 

2) PIANO-CICATRIZIALE

 

E’ una forma abbastanza frequente, inizia con PICCOLI ELEMENTI NODULARI, delle dimensioni di una testa di spillo, che si ABRADONO in superficie, si ricoprono di CROSTE. La 

PARTE CENTRALE va incontro a RISOLUZIONE CICATRIZIALE, mentre la lesione prosegue alla periferia.

Avremo una zona centrale DEPRESSA, di aspetto cicatriziale, nel cui contesto può essere presente qualche CROSTICINA SIERO-EMATICA, circondata da un orletto di PERLE EPITELIOMATOSE di aspetto TRASLUCIDO.

Questa forma presenta una evoluzione molto lenta, con un decorso di anni, ed è talmente caratteristica che la diagnosi è molto facile.

Quando è localizzata al cuoio capelluto determina un’alopecia cicatriziale.


 

3) PAGETOIDE

 

Anche questa forma inizia con PICCOLI ELEMENTI NODULARI, che poi si ULCERANO in superficie, si ricoprono di CROSTE, progredendo alla periferia.

A sviluppo completo abbiamo una LESIONE OVALARE (mai rotondeggiante), con aspetto ECZEMATOIDE, caratterizzato dalla presenza di SQUAMO-CROSTE E ZONE CICATRIZIALI, con aspetto SCREZIATO LEUCOMELANODERMICO. Il centro della lesione si presenta PIGMENTATO (sono questi difetti della pigmentazione che ci permettono la diagnosi). La lesione è infine circondata da una corona di PERLE EPITELIALI.

Sedi

TRONCO (SOPRATTUTTO AL DORSO)

DD. BOWEN e PAGET: è necessario l’esame istologico. Nel baso cellulare le figure mitotiche sono scarse o assenti.


4) SUPERFICIALE ERITEMATOIDE

 

Questa è una forma di diagnosi estremamente difficile, perché assomiglia ad una chiazza iniziale di LED nelle fasi iniziali.

Inizia come una chiazza ERITEMATO-SQUAMOSA (DD. PSORIASI o LED).

Ci può aiutare nella diagnosi il fatto che non regredisca con l’uso di creme cortisoniche, mentre il LED e la psoriasi si. In genere la diagnosi viene posta in ritardo, ma non crea grossi problemi in quanto è una forma a lento decorso.

Per una diagnosi differenziale in fase iniziale bisogna andare a vedere se ci sono altre chiazze localizzate in altri punti.

In genere la neoplasia è SINGOLA, se troviamo altre chiazze sul dorso delle mani, sul padiglione auricolare o su altre sedi fotoesposte sospetteremo un LED, se invece troviamo lesioni al c.c. penseremo alla PSORIASI. Teniamo anche conto che la psoriasi difficilmente si localizza nelle sedi fotoesposte. Quando abbiamo dubbi, la BIOPSIA ci fa fare la diagnosi.

Se la lesione è localizzata al viso si può ricorrere al DERMOGRAMMA, ossia un esame citologico, si evidenzieranno cellule tutte uguali, di tipo basale, il DERMOGRAMMA non è utile nello spinocellulare.


5) PIGMENTARIO

 

E’ caratterizzato da una lesione NODULARE, di colorito GRIGIO-NERASTRO, di aspetto TRASLUCIDO, di consistenza DURA, DEPRESSO NELLA ZONA CENTRALE, circondato alla periferia da PERLE EPITELIALI.

Sedi

ALA DEL NASO

CUOIO CAPELLUTO

DD. MELANOMA NODULARE: di consistenza MOLLE, colorito NERO INTENSO, spesso circondato da un ALONE ERITEMATOSO, difficilmente localizzato al viso.


6) ULCUS RODENS - 7) ULCERATIVO A COLPO D’UNGHIA

Le trattiamo insieme perché sono due forme molto vicine, si crea D’EMBLÉE una lesione ULCERATIVA LINEARE, con MARGINI molto DURI A PICCO, quasi CALLOSI, nell’ Ulcus Rodens, l’ulcera è profonda, nel secondo più superficiale, NON sono presente PERLE EPITELIOMATOSE.

La forma Ulcerativa a Colpo D’unghia impone la DD. con una LESIONE TRAUMATICA, anche perché è pochissimo infiltrata, non presenta perle epiteliomatose. se utilizziamo una crema antibiotica la lesione traumatica regredisce al massimo in 7 gg.

Nell’Ulcus Rodens la lesione può ESPANDERSI sia in periferia che in profondità interessando i piani muscolare ed osseo, soprattutto quando l’epitelioma è localizzato al VISO, nella REGIONE 

FRONTALE o al C.C.., si arriva ad una forma TEREBRANTE con ampie distruzioni, che impongono interventi di chirurgia plastica estremamente complessi.


8) SCLERODERMIFORME O MORFEIFORME

Assomigli ad una MORFEA, inizia come una chiazza SCLEROTICA, DURA, DEPRESSA, di forma ROTONDEGGIANTE IRREGOLARE, che si espande molto lentamente, NON è presente LILLAC RING.

DD. SCLERODERMIA A PLACCHE (MORFEA): che nasce come una lesione ERITEMATO- EDEMATOSA, che diventa BIANCASTRA, si INFILTRA, assume aspetto DEPRESSO, raramente quando è circolare si localizza al viso, al viso si localizzano le forme lINEARI A COLPO DI SCIABOLA (sclerodermie localizzate) soprattutto alla regione fronto-parietale. Nel dubbio andiamo a cercare altre chiazze, ma la diagnosi necessita dell’istologia.


 

9) CISTICO

Rappresenta l’evoluzione di un epitelioma nodulare che duri da molto tempo, presenta una certa frequenza.

Sedi

ANGOLO ESTERNO DELL’OCCHIO

VISO

Inizia come una LESIONE NODULARE, poi le cellule neoplastiche vanno incontro a DEGENERAZIONE, si formano CAVITÀ DI TIPO CISTICO, per cui la lesione cambia completamente il suo aspetto, assume un colorito MARRONCINO, diventa più RILEVATA (a cupola) di consistenza MOLLICCIA, senza perle epiteliali.


10) MULTIPLO DEL TRONCO (A TIPO NEVICO)

Non dobbiamo confondere L’EPITELIOMA BASOCELLULARE con il NEVO BASOCELLULARE. Gli epiteliomi, in numero di 4 o 5 possono insorgere al tronco, ma il nevo basocellulare è una diversa entità clinica.

Si tratta di una GENODERMATOSI, detta anche S. di GORLIN GOLTZ, trasmessa con carattere AUTOSOMICO DOMINANTE a forte penetranza, che insorge solitamente alla PUBERTÀ sul 

VISO e al TORACE. Si tratta di elementi PAPULO o PAPULO-NODULARI, del diametro variabile da 1 a 10 mm, di consistenza DURA, di colorito ROSEO-GRIGIO, a superficie LISCIA solcati da fini TELEANGECTASIE, a volte il centro è OMBELICATO. Si associa a:

PITZ PALMOPLANTARI depressioni di 1-2 mm a fondo roseo.

GRANI DI MIGLIO

COMEDONI

CHIAZZE CAFFELATTE

CISTI EPIDERMOIDI DEL MASCELLARE Presenti nel 60-90% dei casi.

MALFORMAZIONI COSTALI costa bifida

CALCIFICAZIONE DELLA FALCE CEREBRALE

RITARDO MENTALE.


Istologia

TUMORE CONNESSO CON L’EPIDERMIDE E CON GLI ANNESSI PILOSEBACEI

COMPOSTO DA ELEMENTI A SCARSO CITOPLASMA, INTENSAMENTE BASOFILI, UNIFORMI PER TAGLIA E FORMA, CON RARE MITOSI E NUCLEOLO INCONSISTENTE.

QUESTE CELLULE FORMANO MASSE SOLIDE O DIGITIFORMI IN SENO ALLE QUALI GLI ELEMENTI CELLULARI PERIFERICI SI DISPONGONO A PALIZZATA CON NUCLEI ALLUNGATI E PARALLELI.

E’ PRESENTE UNA REAZIONE FIBROBLASTICA PERIFERICA, CHE DETERMINA UN TESSUTO CONNETTIVO LASSO CHE COARTANDOSI, NEI PROCESSI DI FISSAZIONE SI STACCA DALLA COMPONENTE CELLULARE DANDO LUOGO A LACUNE.

REAZIONE LINFOISTIOCITARIA ALLA PERIFERIA.


Terapia

La terapia dipende dalla sede e dall’estensione, di elezione è l’intervento chirurgico, attualmente sono disponibili farmaci come l’imiquimod 5% che nelle forme superficiali da ottimi risultati.

 

Dr.ssa Sonia Devillanova