Telogen effluvium

 

Oramai è una delle patologie più diffuse per chi come me si occupa essenzialmente di Tricologia, associata quasi sempre a una dermatite seborroica.

 

La caduta dei capelli in fase di Telogen è a volte così abbondante da spaventare il paziente. E’ talmente frequente che non c’è individuo che non abbia avuto , nel corso della vita un Telogen Effluvium. 

 

Normalmente si distingue un Telogen Effluvium acuto e uno cronico, che a volte, e sempre più spesso si sovrappongono.

 

 

Il Telogen Effluvium Acuto

 

Il Telogen effluvium acuto ha una durata limitata nel tempo, con una perdita di capelli che può essere veramente abbondante a volte superiore ai mille capelli al giorno.

La causa può essere un forte stress, un intervento chirurgico, un incidente, il parto ecc.

 

Il paziente mette in relazione perfettamente il momento della caduta e in genere va ricercata tre mesi prima.

 

La perdita dei capelli è talmente abbondante da interessare tutto il cuoio capelluto. La caduta in questi casi dura un paio di mesi e si blocca quasi improvvisamente.

 

I follicoli si rimettono in moto e ci sarà la ricrescita totale o quasi dei capelli caduti, che è molto lenta.

Normalmente questa forma non necessita di alcuna terapia, ma bisogna rassicurare il paziente. In ogni caso a volte è opportuno trattarlo per evitare una cronicizzazione, legata allo stress di una perdita così copiosa.

 

Il Telogen Effluvium Cronico

 

Nel Telogen Effluvium cronico il paziente ha una costante perdita di capelli superiore alla norma, ma non così cospicua come nel Telogen Acuto, spesso non si riesce a risalire a una data precisa e nel contesto di una forma cronica si possono inserire fasi di Telogen Acuto.

 

La forma cronica necessita di una anamnesi accurata, esami ematochimici che escludano stati carenziali, anemie, patologie immunitarie.

 

Il diradamento e’ spesso visibile e dermatoscopicamente è possibile evidenziare capelli sottili, quasi miniaturizzati, che pongono a volte problemi con la differenziazione da una alopecia androgenetica.

 

Esistono alcuni segni che possono indirizzarci verso una patologia piuttosto che un’altra.

 

Innanzitutto possiamo effettuare il test della basetta, soprattutto nel sesso femminile, dove essenzialmente la basetta non è visibile e dovrebbe essere lunga come gli altri capelli, nel telogen effluvium cronico rimane corta ed e’ possibile valutare anche da quanto dura il processo. 

 

Importante è il segno della carezza che mette in evidenza capelli spezzati destinati a cadere, per trattamenti continui, agenti atmosferici ecc.

 

Tramite il pull test è possibile, tirando una ciocca abbastanza grande di capelli valutare quanti ne rimangono nella mano, in genere non sono tanti.

 

Un altro segno importante è il test della riga centrale che con la perdita di capelli ovviamente si slarga, se la forma è di recente insorgenza 5 o 6 mesi in genere la riga è dritta, nelle forme che durano da parecchio tempo tende a slargarsi in regione anteriore, nel caso di una forma di alopecia androgenetica si slarga più spesso posteriormente.

 

Visivamente è possibile  vedere, nelle forme di alopecia androgenetica, una coroncina di capelli più sottili e corti in regione frontale, non diagnostica, ma altamente suggestiva.

 

La visione dermatoscopica può darci ulteriori informazioni, un assottigliamento dei capelli o parte di essi ci potrebbe indirizzare verso una forma carenziale quando interessa tutto il cuoio capelluto, quando interessa le zone fronto temporali ci potrebbe indirizzare verso una forma androgenetica. 

 

Il Telogen Effluvium cronico va sempre trattato, in attesa di scoprire la causa attraverso esami specifici, la terapia cortisonica topica risulta quasi sempre efficace, se non c’è risposta si usa il metilprdnisololone per via intramuscolare, a volte una sola fiala da risultati molto efficaci.

 

Ci sono una serie di esami da fare in prima battuta, aiutati da una anamnesi molto scrupolosa, ricercare stati carenziali, anemie, patologie autoimmuni, tiroidite, celiachia, disturbi ormonali della sfera sessuale, farmaci.

La cura o il controllo della patologia di base è fondamentale per risolvere il problema

 

Integratori generici, fiale, rappresentano esclusivamente una terapia di supporto.

 

 

Dott.ssa Sonia Devillanova