LE ACARIASI

 

 

 

 

ACARIASI DA GRANO

 

Un tempo era una forma molto diffusa, è trasmessa da un ACARO PEDICULOIDES VENTRICOSUS, detto così perché l’acaro femmina gravido ha un ventre molto pronunciato, è un parassita di altri insetti che a loro volta sono parassiti del grano e dei legumi.

Era frequente tra gli scaricatori di porto che mettevano in spalla i sacchi di grano parassitati dagli acari.

La malattia si localizza alle SPALLE e REGIONI SUPERIORI DEL CORPO, nel punto di puntura, dove l’acaro succhia il sangue, compare una lesione ERITEMATO EDEMATOSA (POMFOIDE), caratterizzata da un PRURITO ESAGERATO.

Queste forme le vediamo nelle case di campagna dove ci sono galline, oppure quando si utilizzavano i materassi di paglia ed in questo caso la lesione è centrata da una VESCICOLA.

Terapia

Disinfestazione degli ambienti e lozioni con pasta all’acqua per il prurito,(ACQUA + GLICERINA + TALCO + OSSIDO DI ZINCO IN PARTI UGUALI).

 

PEDICULOSI

 

CAPITIS

 

Fanno parte della classe degli insetti ARTROPODI, il PEDICULUS UMANIS CAPITIS è EMATOFOGO, punge e deposita le uova in prossimità dell’ostio follicolare.

Non dobbiamo aspettarci di vedere il pidocchio, ma vediamo le LENDINI depositate dallo stesso, è lungo 2 mm e largo 1 mm, ha un colorito GRIGIASTRO con chiazzette NERE sul dorso a livello dell’ostio follicolare, nelle zone più nascoste, spesso sono interessate LA NUCA e LE REGIONI RETROAURICOLARI. (occipitale e temporale)

Le lendini sono avvolte da una sostanza CHITINOSA prodotta dal pidocchio stesso, difficilmente asportabile. Man mano che il capello cresce si porta dietro le lendini, infatti in una classe possiamo approssimativamente identificare i bambini che hanno diffuso la parassitosi, perché le lendini saranno a maggior distanza dall’ostio follicolare.

La vita delle LENDINI è di 8 gg, poi si schiude, mentre il capello cresce di circa 0,37 mm al giorno, se la lendine si trova ad oltre 3-4 cm dall’ostio è morta. Se la forma va avanti dalle sedi di partenza si ha l’interessamento di tutto il cuoio capelluto. Il pidocchio determina prurito per cui si può avere l’IMPETIGINIZZAZIONE SECONDARIA ed una FOLLICOLITE, preceduta da LESIONI DA GRATTAMENTO. Si formano delle VESCICO-PUSTOLE, che si rompono col grattamento si ricoprono di CROSTE MIELICERICHE o addirittura SIEROPURULENTE, soprattutto in regione retroauricolare, alla nuca ed al collo.

DD.FORFORA, queste si staccano con estrema facilità le lendini no.

 

Terapia

 

Sono necessari due shampoo fatti a giorni alterni, è necessario eliminare le lendini, si può utilizzare un pettinino a denti stretti (LENDININA). Se i capelli sono molto lunghi è bene tagliarli. Utili sono gli impacchi con aceto caldo in quanto l’acidità scioglie la sostanza chitinosa e rompe le uova.

Come farmaci era molto efficace il MITIGAL che però è stato tolto dal commercio, attualmente si usano:

MALATHION (AFTIR SHAMPOO)

TRIMETRINE

AFTIR GEL per 15 min sui capelli asciutti

 

PEDICULUS CORPORIS O VESTIMENTI

 

E’ un pidocchio lungo 3 mm e largo 1 mm di colorito BIANCO SPORCO, è quindi leggermente più grande del capitis.

E’ chiamata MALATTIA DEI BARBONI o DEI VAGABONDI, prima era una forma molto frequente, interessa individui molto sporchi, si annidano nelle pieghe degli indumenti, dai quali escono per nutrirsi di sangue pungendo. Le sedi più spesso interessate sono il:

DORSO

TORACE

CAVI ASCELLARI

Le lesioni sono di tipo ERITEMATO POMFOIDE a volte eritemato vescicolari, accompagnate da PRURITO MOLTO INTENSO, soprattutto a livello del tronco con numerose LESIONI DA GRATTAMENTO.

Se non si intraprende una terapia, il grattamento continuo determina una LICHENIFICAZIONE SECONDARIA, accompagnata ad una MELANODERMIA che configurava la vera MALATTIA DEI VAGABONDI.

DD. MALATTIA DI ADDISON, dove è presente pigmentazione anche al cavo orale.

 

PHTIRIUS PUBIS

 

E’ determinata dalla volgare piattola e viene considerata una malattia sessualmente trasmessa anche se è possibile il contagio indiretto, ed il medico deve stare attento nella visita perché può saltare ed attaccarsi alla barba o in altre regioni molto pelose, anche se predilige le regioni PUBICHE, dove lo vediamo camminare.

Ha una forma schiacciata quasi QUADRANGOLARE ed è di colorito CINEREO.

Nella sede di puntura residua una macchiolina detta CERULEA, di colorito AZZURROGNOLO, dovuta alla trasformazione dell’emoglobina ad opera di un enzima prodotto dal pidocchio.

Le punture vanno ricercate alla periferia dove la cute è più sottile:

FACCIA INTERNA DELLE COSCE

REGIONE SOVRAPUBICA

INGUINE

Anche la piattola depone le uova, che possono essere difficili da trovare se l’individuo si lava molto, mentre le MACCHIE CERULEE SONO SEMPRE VISIBILI.

Se l’individuo si lava poco può interessare anche le altre zone del corpo molto pelose, compreso i cavi ascellari.

Nell’adulto non interessa mai il cuoio capelluto o le ciglia, che invece possono essere interessate nel bambino e nel lattante. Sono bambini che piangono sempre e nessuno fa la diagnosi, infatti possono derivare delle BLEFARITI, che l’oculista tratta con cortisonici, peggiorando il quadro, è quindi una forma da tener presente. Sono delle macchioline dette CERULEE di dimensioni variabili da 1 a 5 mm, rotondeggianti od ovalari a limiti sfumati, che scompaiono alla pressione, il PRURITO è INTENSO, anche qui con lesioni da grattamento ed impetiginizzazione secondaria, che vanno trattate con il PRECIPITATO GIALLO DI MERCURIO o OSSIDO GIALLO DI MERCURIO.

Terapia

 

Richiede la rasatura, e localmente possiamo applicare delle polveri a base di

PIRETRO DI MERCURIO (MOM) da usare in piccole quantità perché tossico, si applica la notte e si lava la mattina per 2 gg, la terapia deve essere fatta anche al partner.

Possiamo usare anche l’AFTIR o il TRIMETRINE, con buoni risultati.

 

Oggi in commercio esistono tantissimi preparati che ai tempi in cui e’ stato scritto questo articolo non erano presenti. Rimane fondamentale pensare a tali patologie e formulare una diagnosi corretta