BRUFOLI SUL CUOIO CAPELLUTO

 

 

A carico del cuoio capelluto è molto frequente riscontrare piccole crosticine, brufoli, o lesioni più superficiali le follicoliti che nella maggior parte dei casi provocano prurito e grosso disagio.

 

Ma quali sono le cause?

Sono molteplici, ma la più frequente è la DERMATITE SEBORROICA che conosciamo comunemente come forfora.

La malattia è determinata da un fungo saprofita, ossia che vive con noi ma in casi particolari può determinare malattia, che si chiama MALASSEZIA FURFUR.

 

Esiste una predisposizione genetica alla dermatite seborroica  e dei fattori scatenanti come il caldo umido, lo stress, una vita disordinata, un’alimentazione non corretta.

 

Nel sesso maschile la forma è più grave con squame grasse, nelle donne può passare inosservata, tranne che la paziente riferisce che a volte ha prurito in alcune zone del cuoio capelluto e trova crosticine o piccoli foruncolini. In realtà si ritiene che in questi casi la malassezia furfur non si comporti da patogeno, ma da irritante. La malattia è in forte aumento ed è importante insegnare al paziente come gestirla, infatti non siamo in grado di eliminare la malassezia furfur, ma di tenere sotto controllo le manifestazioni.

 

La terapia prevede l’uso di shampoo o di creme, molto efficaci sono i prodotti a base di ALUKINA soprattutto nelle forme leggere, si può passare a prodotti che contengono imidazolici o altri antifunginei a dosaggi non farmacologici, fino ad arrivare a shampoo cortisonici, nei casi molto gravi e per brevi periodi di tempo, personalmente cerco comunque di evitarli. Con gli stessi componenti abbiamo creme, schiume, lozioni, ma è fondamentale saper usare in modo corretto questi prodotti, per cui eviterei il fai da te.

 

Una forma che vediamo abbastanza di frequente è la follicolare del cuoio capelluto da rasatura, si presenta con piccole lesioni sormontate da una piccola punta di pus. Si tratta di lesioni batteriche e lo staphylococco aureus la fa da padroni e purtroppo è diventato resistente alla maggior parte degli antibiotici, e sono frequenti le recidive. Anche in questo caso è fondamentale l’intervento del dermatologo che è in grado di stabilire la terapia più idonea.

 

Accanto a queste due forme che rappresentano la maggioranza dei casi esistono tantissime altre patologie che possono interessare il cuoio capelluto, una linea capitis nel bambino non trattata per esempio, ma ritengo che siano troppo specialistiche e di scarso interesse in questo contesto.

 

Dott.ssa Sonia Maria Devillanova